“Lo mangi e ti becchi uno shock anafilattico”: terremoto sui cibi vegani | Proibiti da oggi senza eccezioni

Questi cibi sono diventati quasi un boomerang per chi li consuma.

I cibi vegani sono alimenti che non contengono ingredienti di origine animale. Questo significa che, oltre a escludere carne e pesce, non contengono neanche latte, uova, miele o qualsiasi derivato animale. Si basano principalmente su frutta, verdura, legumi, cereali, semi, noci e prodotti vegetali trasformati, come il tofu o il latte di soia. L’alimentazione vegana nasce da motivazioni etiche, ambientali o salutistiche.

Per “cibi normali” si intendono in genere quelli presenti nella dieta onnivora, che include sia prodotti vegetali che animali. Latte, formaggi, carne, uova e pesce fanno parte della cucina quotidiana della maggior parte delle persone. Questi alimenti forniscono proteine complete e alcuni nutrienti difficili da ottenere solo da fonti vegetali, come la vitamina B12 o il ferro eme.

La differenza più evidente è l’origine degli ingredienti. I cibi vegani tendono a essere meno calorici e contenere meno grassi saturi, ma possono richiedere più attenzione nella pianificazione per garantire un apporto completo di tutti i nutrienti essenziali. I cibi onnivori, invece, offrono una varietà nutrizionale più ampia, ma possono comportare un maggior rischio cardiovascolare se ricchi di grassi animali.

Esistono anche differenze culturali e pratiche. I cibi onnivori sono più diffusi e spesso più facili da trovare, mentre quelli vegani stanno diventando più comuni nei ristoranti e nei supermercati. La scelta tra i due non è solo alimentare, ma spesso riflette uno stile di vita più ampio.

Errore sull’etichetta di questo cibo vegano

Il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo richiamo alimentare che riguarda un prodotto venduto con un’etichetta ingannevole. Si tratta del Tofu Vegano Biologico al Naturale a marchio Veggie – Despar, distribuito in confezioni da 250 grammi. All’interno delle confezioni del lotto 238, con scadenza 06/08/2025, è stato invece riscontrato seitan, un alimento a base di glutine di frumento, nonostante la dicitura indichi “tofu”. Il prodotto è stato realizzato da Biolab Srl e distribuito da Despar Italia.

Questo errore in etichettatura rappresenta un rischio concreto per i consumatori allergici al grano, al glutine o alla senape, allergeni che non sono correttamente indicati. La discrepanza può generare gravi conseguenze, come gonfiore, orticaria, difficoltà respiratorie o addirittura shock anafilattico nei soggetti più sensibili. La presenza non dichiarata di allergeni viola le norme sulla sicurezza alimentare, rendendo il richiamo immediato e necessario.

Indicazioni per i consumatori: proibiti i cibi senza adeguate indicazioni

Il Ministero raccomanda ai consumatori di non consumare il prodotto se in possesso della confezione interessata. È possibile restituirla presso il punto vendita per ottenere il rimborso. Anche chi non ha allergie deve sapere che sta assumendo seitan e non tofu, come indicato erroneamente.

Si tratta dunque non solo di un errore tecnico, ma anche di un’informazione fuorviante che compromette la trasparenza nei confronti dei clienti.